È così che ormai da un anno trascorro le mie giornate, con una stanza tutta per me e una quotidianità fatta di attimi trascorsi nei vicoletti un po’ bui, un po’ ripidi, affollati e deserti, un po’ sporchi e silenziosi della medina di Tunisi. Ed è così che quasi ogni sera, alla fine della giornata, mi dedico qualche minuto in terrazza, per assaporare, dall’alto, quell’atmosfera sognante che si innalza dai vicoli e dai tetti della città.

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